[88] Ne sit igitur sol, ne luna, ne stellae, quoniam nihil esse potest nisi, quod attigimus aut vidimus. Quid deum ipsum numne vidisti? Cur igitur credis esse? Omnia tollamus ergo, quae aut historia nobis aut ratio nova adfert. Ita fit, ut mediterranei mare esse non credant. Quae sunt tantae animi angustiae, ut, si Seriphi natus esses nec umquam egressus ex insula, in qua lepusculos vulpeculasque saepe vidisses, non crederes leones et pantheras esse, cum tibi, quales essent, dicerentur, si vero de elephanto quis diceret, etiam rideri te putares.
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88. Tanto varrebbe allora negare anche l'esistenza dei sole, della luna e delle stelle se esiste solo ci? che si pu?
vedere e toccare! E Dio l'hai mai visto tu? Perch? allora credi che esista? S? tolgano d? mezzo tutte le nuove conoscenze
che la storia e la scienza ci hanno fornito: avremo cos? il bel risultato che gli abitanti dell'entroterra negheranno
l'esistenza del mare! Ma dobbiamo davvero limitare a tal punto le prospettive del nostro pensiero? Secondo le vostre
premesse se tu fossi nato a Serifo e non ti fossi mai allontanato dall'isola ed ivi ti fosse spesso capitato di vedere leprotti
e volpacchiotti, dovresti essere in diritto di non credere nell'esistenza dei leoni e delle pantere, quand'anche te ne fosse
descritto l'aspetto, e dovresti ritenere che ci si prenda gioco di te sentendo parlare dell'elefante!
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